lunedì 20 aprile 2020

Dal 2020 solo radio DAB?



Claudio Romano


 Ci corre l’obbligo fare chiarezza riguardo la notizia comparsi su alcuni quotidiani sugli apparati radio digitali(DAB). Con un emendamento presentato in Commissione Bilancio al Senato il Governo spinge alla pensione la radio analogica.

Qui vorremmo approfondire una notizia data sia dai notiziari radio sia da alcuni quotidiani in cui si dava la notizia il cui contenuto  poteva essere letto così: “Dal 2020 in soffitta gli apparecchi radio in FM/AM ,inizia lo smaltimento delle vecchie radio “.Effettivamente con una emendamento all'art.89 della legge di stabilità, (al momento in discussione al Senato) il Governo propone che: "a partire dal 1º gennaio 2020 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti ai consumatori nel territorio nazionale integrano almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale". Quindi da una lettura più attenta DAB+, FM ed AM continueranno a convivere. Sebbene alcuni commentatori ne abbiano tratto una conclusione diversa.
L'emendamento governativo, inserito nel complesso art. 89 (Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G). Non delibera il passaggio alla radio digitale ma la sua integrazione in tutti gli apparecchi radio venduti sul territorio nazionale, dal 1° gennaio 2019 all'ingrosso e dal 2020 per il dettaglio. La scelta è giustificata dalla volontà di favorire l’innovazione tecnologica inserendo negli apparecchi "almeno un'interfaccia" digitale.
La maggiore conseguenza, vedendo lo stato del mercato della radio attuale, è sulle automobili, il cui apparecchio radio sempre più è integrato con il DAB+ ma l'emendamento non affronta né un'eventuale "switch off" dell'FM sulla quale il settore, pubblico e privato, hanno investito miliardi né il nodo dell'infrastruttura. Il servizio pubblico è ben lungi dal completare la rete DAB+ da cui intere regioni sono escluse mentre le problematiche legate al coordinamento con i Paesi vicini impediscono nuove accensioni in alcune zone costiere.
Il decreto, quindi, in ogni caso coinvolge principalmente l’uso della radio in auto che come e noto continuerà ad essere presente su ogni autovettura. (Statisticamente l’uso della radio in auto è più diffuso che non a casa)
 In conclusione Il decreto ovviamente non impone lo spegnimento alle emittenti della trasmissione analogica AM/FM: chi vorrà potrà continuare a trasmettere in FM. Allo stesso modo nessuno vieta ai produttori di inserire ugualmente l’ “analogico” dentro le radio: quello che non potrà mancare sarà un sintonizzatore digitale.

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