martedì 17 gennaio 2012

E.M.E.- Collegamenti radio" Earth-Moon-Earth"


Tra le molteplici attività nelle quali un radioamatore può spaziare uno dei più affascinanti sono i collegamenti radio utilizzando quale superfice riflettente la  luna tale attività tale attività è  chiamata E.M.E., la sigla, sta per Earth-Moon-Earth cioè Terra-Luna-Terra, e indica un modo di fare QSO (Collegamenti Radio) rimbalzando il segnale sulla Luna. Si tratta di fare il DX in modo estremo, utilizzando frequenze VHF e UHF. Tale attività consiste nel far riflettere un segnale radio sulla superficie della Luna, in modo da realizzare collegamenti con località anche molto distanti, con l'unico requisito di avere la Luna visibile da entrambe le stazioni radioamatoriali . Tali collegamenti richiedono antenne orientabili verso la posizione della Luna;Pertanto  Il collegamento fra due o più stazioni, non avviene direttamente, ma attraverso la riflessione lunare. L'attività EME , consiste appunto,come ricordato  nel far riflettere un segnale radio sulla superficie della Luna Per questo motivo, ed anche per superare la ionosfera senza problemi,si devono usare le bande VHF e UHF, dove le antenne sono piccole, e puoi eventualmente anche costruirle ed accoppiarle alquanto agevolmente
 Si tratta di concentrare nel fascio più stretto possibile il segnale radio, puntarlo sulla Luna che ha una dimensione angolare di 0,5 gradi, attendere circa 1,3 secondi che la raggiunga dopo aver percorso 385.000 ± 20,000 km, e aspettare altri 1,3 secondi che la piccola parte riflessa ritorni sulla Terra e raggiunga l’antenna del corrispondente. Perché la riflessione abbia successo e si abbia un segnale sufficiente al ricevitore, si usano in genere potenze di trasmissione elevate e si cerca di concentrare il più possibile il segnale, considerando che il diametro della luna, osservato dalla terra, è di appena mezzo grado. Per questo motivo, ed anche per superare la ionosfera senza problemi, si utilizzano per tali collegamenti le gamme VHF, UHF e SHFLe singole antenne sono poi, in genere, connesse in parallelo, per concentrare ancora di più l'emissione verso la Luna ,ottenendo quindi un lobo d'irradiazione ad elevata direttività,Per le comunicazioni EME necessita una stazione radio con specifiche caratteristiche: una potenza medio alta ,per assicurarsi la buona riuscita del collegamento , in genere sui 50Mhz e 24 Ghz.
Negli ultimi anni, i collegamenti EME, sono più facili, grazie alla introduzione di ottimi amplificatori d'antenna da palo, amplificatori lineari di alta potenza ed infine, grazie anche alla trasmissione digitale, che, come sai, è particolarmente adatta alla ricezione di segnali di bassissimo livello.
Il primo  collegamento E.M.E. e' da ricondursi all'esercito americano ( US Army Signal Corps ) subito dopo la II Guerra Mondiale,nel 1950, la US Navy stabili' un collegamento tra Washington DC e le isole Hawaii in RTTY, mentre La prima trasmissione effettuata con successo fra radioamatori e' invece datato 1953; con il collegamento tra gli OM W4AO e W3GKP
Nel1970. La larga disponibilita' di semiconduttori Low.noise avvicina infine la Yagi all'E.M.E.; nascono i primi array ( Insieme di antenne accoppiate ). Sempre nel  '70 avvengono i primi QSO a 220 e 2304 Mhz seguiti nel '72 dal primo QSO a 50 Mhz.    Comunque dal 1970 l'attivita' amatoriale per questo affascinante sistema di comunicare andra' sempre piu' concentrandosi nelle bande dei 144 e 432 Mhz benche' la banda dei 1296 fosse in continua crescita. Il contatto  E.M.E. avviene principalmente in CW anche se, per effetto delle inevitabili .migliorie  la SSB sta divenendo piuttosto popolare.


Ulteriori informazioni si possono trovare consultando le pagine dei siti qui di seguito :


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