lunedì 16 gennaio 2012

Onde radio per prevedere i terremoti


La "Radiogeofonia” è un nuovo vocabolo che è stato coniato da Adriano Nardi (SWL I0-1804) oltre ad essere appassionato di radio ha una laurea e un dottorato di ricerca nel campo della Geologia, per indicare la tecnica di studio dei fenomeni sismici basata sul rilevamento di emissioni elettromagnetiche naturali a bassissima frequenza (ELF-VF-VLF) che, in base alla sua ipotesi, si manifestano sistematicamente in associazione al terremoto.

L'emissione avverrebbe in due tempi: segnali ad alta frequenza (VLF-VF-ELF) precedono il sisma e segnali a bassa frequenza (ELF-ULF) si manifestano durante la scossa. Si tratta dunque di un metodo alternativo di rilevamento dell'evento sismico ma anche e soprattutto lo studio di un nuovo fenomeno precursore, con il quale sarà forse possibile azzardare ragionevoli previsioni di terremoti Inoltre ulteriori  applicazioni geologiche e ingegneristiche della “Radiogeofonia” possono essere  il monitoraggio e la previsione di frane in versanti litoidi, di attività vulcaniche e di cedimenti di volte o pilastri in gallerie e costruzioni. La “radiogeofonia” si basa sull'uso di un radioricevitore appositamente studiato per convertire il segnale elettromagnetico in suoni udibili, registrabili e manipolabili anche con ordinarie strumentazioni Hi-Fi. L'apparecchio è stato battezzato radiogeofono giacché i segnali forniti sono sostanzialmente simili a quelli di un geofono, pur essendo quest'ultimo sensibile a oscillazioni meccaniche, non elettromagnetiche. Il vantaggio del radiogeofono sul geofono, nello studio del terremoto, è proprio in questa differenza. A. Nardi) Nel 1996 . quando ci fu l’evento sismico in Umbria furono registate anomalie della crosta terreste. Tali anomalie dopo un attento studio si riscontrarono in precedenza all’evento sismico. Tali registrazioni furono compiute da Radioamatori della sezione ARI di Fidenza. La rete di ricevitori per ora a caratteristiche tipicamente dilettantistica e non ufficiale. Come gli Stati Uniti ed in altri paesi, invece gli interessi della “Scienza ufficiale “ è particolarmente interessata alle ricerche sulla predizione dei terremoti, questi esperimenti risalgono almeno a vent’anni fa ed hanno trovato accoglienza in parte della comunità scientifica.

Nel dicembre 2008 in caso dell’evento sismico che ha colpito Parma gli strumenti della sezione ARI di Fidenza hanno effettivamente registrato queste particolari onde a non solo durante il sisma, ma fino a sette ore prima. Perché in sostanza  tutta l’Italia la si può considerare zona sismica è auspicabile che si estendesse la rete di ricevitori  tramite Sezioni ARI in modo da poter “coprire” tutto il territorio nazionale

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