lunedì 9 gennaio 2012

Progetto Galileo

 Sistema di posizionamento Galileo

Strutturato con l’impiego di 30 satelliti in orbita, progetto Galileo Il sistema di posizionamento Galileo (in inglese Galileo Positioning System) è un sistema satellitare globale di navigazione civile sviluppato in Europa come alternativa al Global Positioning System (NAVSTAR GPS), controllato invece dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. La sua entrata in servizio è prevista per il 2013 e conterà 30 satelliti orbitanti su 3 piani inclinati rispetto al piano equatoriale terrestre e ad una quota di circa 24.000 km.

Caratteristiche

I principali scopi di Galileo sono:
Una maggior precisione nella geo-localizzazione degli utenti rispetto a quella attualmente fornita dal GPS; un aumento della copertura globale dei segnali inviati dai satelliti, soprattutto per le regioni a più alte latitudini (> 75°); un'alta disponibilità del segnale nelle aree urbane; una certificata affidabilità, supportata anche dall'invio del messaggio d’integrità che avverte immediatamente l’utente d’eventuali perdite d’integrità nel segnale della costellazione o, viceversa, ne conferma l’esattezza del segnale ricevuto; un’elevata continuità di servizio che, essendo indipendente dagli USA, potrà funzionare sempre e non sarà disattivato senza preavviso (come successo in tempi di guerra per il GPS).

Storia

. I sistemi di posizionamento satellitari oggigiorno esistenti sono il GPS statunitense e il GLONASS russo, nati in piena guerra fredda per applicazioni militari e il cui utilizzo civile è ancora oggi, in linea di principio, subordinato alle necessità d’impiego militare dei due stati. In realtà, negli ultimi anni, il sistema GLONASS non è stato più mantenuto in perfetta efficienza; pertanto l’unico sistema di posizionamento satellitare disponibile praticamente in tutto il globo terrestre è il sistema statunitense GPS . Proprio la necessità di rompere questo monopolio di un servizio su scala globale ha spinto l’Europa a varare Galileo. Il programma Galileo Nato nel maggio 2003 scaturito, un’intesa tra l'Unione europea e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA).  Contrariamente al sistema GPS prodotto dagli Stati Uniti d'America (che si riserva il diritto di ridurre la copertura del segnale, )Galileo è rivolto principalmente al settore civile-commerciale mondiale. Il sistema europeo ha la caratteristica di essere sempre fruibile sia ai civili che ai militari e con la massima regolarità
La ovvia conseguenza di quest’investimento è’ il .  Ritorno economico per le industrie europee si avrà anche con la produzione del ricevitore Galileo, mentre ora con il gps, il mercato è esclusivamente americano.
Non sono mancate difficoltà economiche generali la Commissione europea ha avuto incertezze ad assicurare la copertura economica alla continuazione del progetto e ci sono divergenze tra le nazioni partecipanti al progetto.
I Paesi che sono stati sempre favorevoli al progetto, Galileo sono stati ampiamente favorevole Italia e Francia sono, mentre di contro Germania Paesi Bassi e Inghilterra preferirebbero continuare ad usare gratuitamente il sistema americano piuttosto che finanziarne uno nuovo.
In seguito a pressioni degli Stati Uniti perché si sospendesse lo sviluppo del progetto europeo, ci fu un’unanime reazione di tutti i paesi europei che di schierarono in favore del progetto Galileo e i finanziamenti divennero più che sufficienti. Però alcune divisioni su argomenti più prettamente politici rimasero. Comunque adesioni al progetto Galileo vennero da altri paesi come Giappone Corea del Sud Australia Marocco e Canada. La spesa prevista per il progetto è di 1,1 miliardi d’euro I trenta satelliti previsti saranno messi in orbita nel periodo 2006-2008 con un costo totale stimato in 3 miliardi di euro, comprese le infrastrutture di terra, da realizzarsi  Almeno due terzi del costo saranno coperti da aziende private ed investitori, mentre la rimanente spesa è suddivisa tra Agenzia Spaziale Europea e Unione Europea. Nel settembre 2003 il Cina si è unita al progetto apportando un investimento di 230 milioni d’euro nei due anni seguenti Comunque sono in previste collaborazioni di vario tipo come per esempio Russia potrebbe pensare ad un'integrazione con il suo sistema GLONASS sistema di posizionamento Russo
 Ovviamente più Paesi aderiscono meno costosa sarà l’impegno economico, mentre il servizio di base di Galileo sarà liberamente disponibile a chiunque sia dotato di un ricevitore compatibile. L'Unione Europea si è accordata gli u.s. per adottare uno schema di modulazione che permette la trasmissione dei servizi Galileo sulle stesse frequenze adottate dal GPS americano senza procurare o subire da lui interferenze. Per effettuare prove sulle frequenze radio è previsto il lancio di due satelliti di prova sulla stabilità in orbita degli orologi e saranno successivamente affiancati da altri due satelliti che completeranno il sistema di verifica e convalida in orbita di Galileo.

Principi di funzionamento

Ciascun satellite trasmette continuamente dei segnali codificati contenenti varie informazioni come i dati orbitali, che servono ad un ricevitore satellitare per il calcolo della posizione del satellite stesso (le cosiddette effemeridi), ed un riferimento temporale per la determinazione degli istanti esatti di trasmissione dei segnali stessi. Nel caso in cui il ricevitore satellitare disponesse di un orologio locale perfettamente sincronizzato con quello del satellite in volo che gli irradia il segnale, sarebbe possibile conoscere con esattezza il ritardo di propagazione del segnale, ottenendolo dalla misura dell'intervallo di tempo tra il segnale orario(ricevuto nel messaggio inviato e rappresentante il tempo d’invio del segnale), e il tempo segnato dall’orologio locale del ricevitore.
Il sistema Galileo rappresenta per l'Europa l'opportunità di raccogliere, nei prossimi anni, profitti importanti nei settori dei servizi e dei dispositivi legati ai sistemi di posizionamento satellitare. Se Galileo, come oggi il GPS, trasmetterà infatti un segnale in chiaro e gratuito destinato a scopi generici, i suoi satelliti verranno utilizzati anche per trasmettere un segnale criptato, e più preciso del precedente, a pagamento. A differenza del GPS, con cui è comunque compatibile e interoperabile, Galileo trasmetterà i segnali ad almeno due diverse frequenze: in questo modo, secondo gli esperti, i ricevitori terrestri possono correggere con più accuratezza i disturbi atmosferici e calcolare la posizione con una precisione di circa 1 metro, contro i 10-20 metri del GPS. (Cfr.Elmeg)Infine  Due saranno i  centri  di controllo e sono stati individuati presso il Fucino in  Italia, (Telespazio)  e a Monaco in  Germania .


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