giovedì 13 febbraio 2020

Tesla e Marconi


Ancora su Tesla e Marconi



Intorno alle ricerche sulla radio e sulle onde hertziane fatte da Tesla. Quando i “difetti” diventano pregi

Non è assolutamente nostra intenzione togliere nulla ai meriti riconosciti a Guglielmo Marconi, è noto che al raggiungimento della scoperta della radio, molti sono gli scienziati interessati a tale invenzione. Con diversi percorsi, ed intuizioni. Uno di questi fu Nicola Tesla.
Serbo di nascita ( Smiliam 10 luglio 1856 ) naturalizzato statunitense (New York, 7 gennaio 1943) Noto per il suo lavoro rivoluzionario e i numerosi contributi nel campo dell'elettromagnetismo (di cui è stato un geniale pioniere) tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi numerosi brevetti e il suo lavoro teorico formano, in particolare, la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (AC), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori elettrici a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
                            
La sua notorietà aumentò dopo la sua dimostrazione, nel 1893 di comunicazione senza fili a St. Louis nel Missouri.
Precedentemente ai primi esperimenti di Guglielmo Marconi, Tesla descrisse per la prima volta le cinque caratteristiche basilari di un impianto radio per come lui lo concepiva: un'antenna, un collegamento a terra, un circuito antenna-terra per la sintonizzazione, un impianto di ricezione e uno di trasmissione, sintonizzati l'uno sulla risonanza o frequenza dell'altro, e un rivelatore elettronico dei segnali di conseguenza Tesla fece la prima dimostrazione di comunicazione radio (Sapere).
Nonostante questi approcci, Nicola Tesla era fortemente scettico sulla diffusione dell’uso della radio con l’utilizzo delle onde hertziane e queste sue perplessità le adduceva alle caratteristiche intrinseche
Infatti le onde hertziane dovevano attraversare l’aria che è un mezzo con caratteristiche molto isolanti (dielettrico).
La propagazione delle onde hertziane, essendo rettilinea, era soggetta ad esser interrotta da ostacoli fisici come montagne e grandi costruzioni.
Inoltre l’efficacia delle trasmissioni dipendevano oltre che dall’alternanza giorno/notte anche da condizioni meteorologiche e dalle radiazioni del sole Tutte queste caratteristiche fisiche per Tesla erano degli aspetti negativi. Tesla da un punto di vista puramente teorico aveva ragione.
Sintomatico credere che tutti queste mancanze siano le ragioni per le quali molti si sono avvicinati al mondo delle trasmissioni e della radio.
Tesla mai immaginava che quelli che lui considerava difetti potevano diventare “pregi” Mai Tesla avrebbe pensato, che queste caratteristiche avrebbero potuto creare un alone di fascino che attraeva il mondo della comunicazione e che avrebbe portato a conoscere altre caratteristiche come per esempio l’influenza che le macchie solari avrebbero avuto sulla propagazione e avrebbe portato alla creazione di un’altra branca della fisica quella che poneva come studio la relazione che intrattiene tra trasmissione radio e le macchie solari. Chi non è stato affascinato dal effetto del fading chi non è stato all’ascolto di una radio “rapito “dal fenomeno noto anche come QSB?


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