Ancora
su Tesla e Marconi
Intorno
alle ricerche sulla radio e sulle onde hertziane fatte da Tesla. Quando i “difetti”
diventano pregi
Non è assolutamente nostra intenzione
togliere nulla ai meriti riconosciti a Guglielmo Marconi, è noto che al
raggiungimento della scoperta della radio, molti sono gli scienziati
interessati a tale invenzione. Con diversi percorsi, ed intuizioni. Uno di
questi fu Nicola Tesla.
Serbo di
nascita ( Smiliam 10 luglio 1856 ) naturalizzato statunitense (New York, 7 gennaio 1943) Noto per il suo lavoro
rivoluzionario e i numerosi contributi nel campo dell'elettromagnetismo
(di cui è stato un geniale pioniere) tra la fine dell'Ottocento e
gli inizi del Novecento. I
suoi numerosi brevetti e
il suo lavoro teorico formano, in particolare, la base del moderno sistema
elettrico a corrente
alternata (AC), compresa la distribuzione
elettrica polifase e
i motori
elettrici a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla
nascita della seconda rivoluzione industriale.
La sua notorietà aumentò dopo la sua dimostrazione, nel 1893 di
comunicazione senza fili a St. Louis nel Missouri.
Precedentemente ai primi esperimenti di Guglielmo Marconi, Tesla
descrisse per la prima volta le cinque caratteristiche basilari di un impianto
radio per come lui lo concepiva: un'antenna, un collegamento a terra, un
circuito antenna-terra per la sintonizzazione, un impianto di ricezione e uno
di trasmissione, sintonizzati l'uno sulla risonanza o frequenza dell'altro, e
un rivelatore elettronico dei segnali di conseguenza Tesla fece la prima dimostrazione di comunicazione radio
(Sapere).
Nonostante questi approcci, Nicola Tesla era fortemente scettico sulla
diffusione dell’uso della radio con l’utilizzo delle onde hertziane e queste
sue perplessità le adduceva alle caratteristiche intrinseche
Infatti le onde hertziane dovevano attraversare l’aria che è un mezzo
con caratteristiche molto isolanti (dielettrico).
La propagazione delle onde hertziane, essendo rettilinea, era soggetta ad
esser interrotta da ostacoli fisici come montagne e grandi costruzioni.
Inoltre l’efficacia delle trasmissioni dipendevano oltre che dall’alternanza
giorno/notte anche da condizioni meteorologiche e dalle radiazioni del sole Tutte
queste caratteristiche fisiche per Tesla erano degli aspetti negativi. Tesla da
un punto di vista puramente teorico aveva ragione.
Sintomatico credere che tutti queste mancanze siano le ragioni per le
quali molti si sono avvicinati al mondo delle trasmissioni e della radio.
Tesla mai immaginava che quelli che lui considerava difetti potevano
diventare “pregi” Mai Tesla avrebbe pensato, che queste caratteristiche
avrebbero potuto creare un alone di fascino che attraeva il mondo della
comunicazione e che avrebbe portato a conoscere altre caratteristiche come per
esempio l’influenza che le macchie solari avrebbero avuto sulla propagazione e
avrebbe portato alla creazione di un’altra branca della fisica quella che
poneva come studio la relazione che intrattiene tra trasmissione radio e le
macchie solari. Chi non è stato affascinato dal effetto del fading chi non è stato
all’ascolto di una radio “rapito “dal fenomeno noto anche come QSB?
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